Ron al Convegno Nazionale Internorm 2022
Ron ha chiuso il Convegno Nazionale 2022 a Desenzano del Garda. Uno spettacolo eccezionale da parte del grande cantautore italiano.
Ron è uno dei più grandi cantautori italiani. Un leader della canzone italiana fin dagli ultimi anni 70, quando apparve sulla scena musicale accompagnandosi da subito con altri grandi cantautori come Dalla, De Gregori e Morandi, con cui scrisse e interpretò grandissimi successi.
Il Convegno Nazionale Internorm 2022 ha avuto la fortuna di averlo come ospite, al termine della manifestazione.
Uno spettacolo decisamente entusiasmante, che ha travolto tutti i Partner Internorm presenti al convegno.
Più di trecento persone hanno cantato insieme a lui i suoi più grandi successi e hanno ascoltato alcuni dei nuovi brani che fanno parte del suo ultimo disco.
Lo spettacolo è iniziato alle 21:00 dopo la cena, nell’intimità del Teatro Alberti di Desenzano del Garda.
La location si prestava ad un contatto con l’artista intimo e amichevole, ma più di tutto è stato il comportamento di Ron a creare l’atmosfera giusta.
Dall’inizio del concerto Ron ha mostrato grande interesse non solo ad interpretare al meglio le sue canzoni, cosa che gli riesce con grande facilità, ma ad instaurare un rapporto con il publico che rendesse la sua esibizione quasi una prova corale, con l’aiuto di tre bravissimi musicisti che lo accompagnavano e con l’intervento della platea.
Non di rado, infatti, il cantautore ha esortato il pubblico ad accompagnarlo e a cantare con lui, cosa che molti hanno fatto con piacere creando un’atmosfera davvero coinvolgente.
L’intimità che il cantautore pavese ha abilmente creato nel suo spettacolo si è manifestata soprattutto quando ha ripercorso le tappe della sua musica raccontando momenti di vita vissuta mentre i suoi più grandi successi prendevano forma.
Ad esempio, molto suggestivo è stato il racconto del viaggio con Lucio Dalla sulla nave che li avrebbe condotti a Palermo, dove dovevano tenere un concerto.
Durante la traversata, in una splendida notte d’estate, si erano seduti sul ponte della nave, ammirando le stelle e giocando con le corde di una chitarra.
Ron stava proprio facendo partire una melodia e Lucio Dalla gli chiese di ripeterla. Quando Ron la fece scaturire di nuovo dalle sue corde, Dalla gli disse che era molto bella e ripresero a suonarla alimentandola di nuove note.
Fu così che nacque la musica di Piazza Grande, le cui parole furono poi affidate ad uno dei grandi parolieri a cui lui e Dalla ricorrevano per i testi delle loro canzoni.
Il racconto di Ron di quella notte è stato magico, grazie alla sua voce con cui ha intonato le battute sue e di Lucio, le domande, le risposte e anche i silenzi, facendo percepire al pubblico le sensazioni che si potevano provare su quel ponte, quella notte tra i due artisti.
La forza di un grande artista non sta, infatti, solo nelle sue opere. E’ anche nel modo di raccontarle, di riviverle, di farle sognare.
La serata si è arricchita di molti di questi momenti, alcuni estremamente importanti nella vita di Ron, come, ad esempio, quando si recò a Roma, accompagnato dal padre, negli uffici della RCA in cui era stato invitato da una persona che aveva incontrato un anno prima e che aveva fatto capire alla sua famiglia di aver percepito in lui grandi doti musicali.
Il racconto dell’impatto con il mondo discografico è stato decisamente originale. Ad esempio, di quando, mentre era in sala d’aspetto con il padre, entrava nella saletta un personaggio molto strano vestito da leopardo, che lo salutava complimentandosi con lui e poi usciva. Si scoprì poi che il personaggio era Renato Zero. Fu in quell’occasione che conobbe Lucio Dalla.
Tutti questi racconti hanno fatto da intermezzo a splendide interpretazioni delle sue canzoni; alcuni di questi racconti, poi, sono stati utili per comunicare al pubblico quanto determinati momenti erano stati importanti nell’ispirarlo musicalmente; in particolare, il rapporto bellissimo con la sua famiglia, con i suoi genitori, che spesso hanno avuto un ruolo importante nelle sue canzoni.
Una girandola di emozioni nel racontare una vita splendida, fatta di affetti, di grandi amicizie e di relazioni che hanno poi prodotto grandi
capolavori musicali.
Il modo in cui un artista vive il suo lavoro in congiunzione con la sua vita è stato evidente. Le opere artistiche nascono spesso dalla vita, da ciò che si prova in momenti importanti, e questo, spesso, le rende vere, vicine alle esperienze di tanti, che provano gli stessi sentimenti e si ritrovano nei testi dell’artista.
E’ anche questo che le rende immortali, perché vere, scaturite da momenti vissuti e da esperienze reali.
Questo ci ha insegnato Ron nel suo concerto, in cui abbiamo ascoltato successi come Anima, Jo Temerario, Vorrei incontrarti fra cent’anni, Attenti al lupo, Piazza grande, Futura, restando affascinati e conquistati da una musica che ha lasciato tracce indelebili nell’arte e nella vita del nostro paese.
Alla fine del concerto, Ron ha dimostrato tutta la sua disponibilità nel trattenersi, dopo quasi due ore di spettacolo, con tutti quelli che desideravano una foto con lui o un autografo.
Ron, grande amico di una sera, una sera Internorm indimenticabile.