Finestre per risparmio energetico, per un ambiente più pulito
Uno studio dell’Arpa Piemonte dimostra come per ridurre l’inquinamento atmosferico sia fondamentale ridurre i consumi di riscaldamento.
Finestre per risparmio energetico sono la prima soluzione per la riduzione delle emissioni nocive, lo dimostra uno studio dell’Arpa Piemonte analizzando le fonti di inquinamento da ossidi di azoto e PM10.
Il recente studio evidenzia che anche fonti di riscaldamento che si sono spesso considerate pulite, come il metano, ad esempio, rilasciano quantità di ossidi di azoto che mantengono il riscaldamento la principale fonte di inquinamento, anche rispetto all’autotrazione.
Inoltre, all’interno della stessa voce “riscaldamento degli edifici” ci sono oggi diverse fonti di riscaldamento che si sono diffuse soprattutto fuori dai centri urbani, come le stufe a pellet, ad esempio, che si rendono sempre più responsabili del rilascio di PM10, uno dei componenti dell’aria mano salutari che possiamo trovare nel nostro paese.
Lo studio evidenzia anche l’inquinamento portato dalle biomasse, altro tipo di alimentazione alternativa che negli ultimi anni si è diffusa negli impianti di riscaldamento.
Purtroppo spesso il mercato ricorre a nuovi sistemi di riscaldamento, che utilizzano nuovi carburanti, spesso ritenuti più puliti, ma è nell’arco degli anni, talvolta di decenni, che si può valutare con attendibilità l’impatto che tali soluzioni provocano sulla sostenibilità del sistema energetico.
Alla lunga quelle che erano ritenute nuove soluzioni si possono rivelare dei boomerang per la salubrità del nostro ambiente, e si devono cercare nuovi rimedi alternativi.
E’ fondamentale oggi capire che il primo passo per inquinare di meno è consumare di meno.
Sembra lapalissiano, ma quante volte si è ricorsi a nuovi impianti di riscaldamento senza prima verificare di avere finestre per risparmio energetico o adottare sistemi a cappotto per ridurre la trasmittanza termica?
La prima soluzione, attraverso la quale si possono già avere risparmi di carburante, e quindi di emissioni, è quella di finestre per il risparmio energetico, che attraverso un isolamento che oggi raggiunge livelli particolarmente elevati, garantiscono una riduzione delle emissioni nocive che può anche attestarsi, a seconda delle caratteristiche dell’edificio, dal 30 al 50%.
E questo è certamente motivo di riflessione. Perché utilizzando finestre per risparmio energetico si riducono le emissioni con qualunque tipologia di impianto di riscaldamento, anche quella più inquinante
E’ bene però che le finestre siano finestre per risparmio energetico, con trasmittanza termica al di sotto di Uw=1m²K, grazie a caratteristiche costruttive che fin nei minimi dettagli mirino a realizzare vere e proprie barriere in grado di contenere il calore.
La gamma di finestre in PVC, PVC/alluminio, legno/alluminio di Internorm, ad esempio, è realizzata con queste caratteristiche ed è per questo che l’intera gamma è una gamma di finestre per risparmio energetico.
La prova sta nel fatto che, andando a verificare il dato della trasmittanza termica che viene dichiarato, si nota che per qualsiasi modello, con opportuno vetraggio, viene indicato un livello tra 0,70 e 0,60, che sono prestazioni da primato nel mondo dei serramenti.
Ad esempio, il KF310 in PVC ha come valore minimo Uw 0,62, un valore eccezionale, figlio di una serie di particolarità costruttive che concorrono a crearlo.
Innanzitutto la struttura del profilo, che nasce da un’esperienza di quasi 95 anni nella produzione di serramenti e che è concepita per fornire la massima rigidità e prestazioni di isolamento di vertice.
Poi c’è da considerare la presenza di 3 guarnizioni, che eliminano i ponti termici e realizzano un’altra condizione fondamentale per il contenimento del calore.
Quindi, la relazione del tutto particolare in Internorm tra vetro e telaio, dovuta alla scelta ormai da molti anni di incollare il vetro su tutto il perimetro del telaio, rendendolo ben più aderente e sigillato.
Inoltre la scelta del triplo vetro di serie, che è ovvio offra un maggiore isolamento termico, perché non solo le lastre di vetro sono 3 invece di 2, ma soprattutto le camere sono 2 invece di una (in caso di doppio vetro), per cui la vera parte isolante del sistema vetro, che è costituita dai volumi di aria, rispetto al caso del vetro doppio, in un vetro triplo raddoppia. Per questo le prestazioni sono poi molto superiori.
Inoltre le finestre per risparmio energetico di Internorm hanno canalina ISO e ferramenta nascosta di serie, altri dettagli che favoriscono un comportamento termico ideale, eliminando condense e altri fenomeni che possono pregiudicare i valori di isolamento.
I particolari che abbiamo appena citato si possono conoscere meglio in questo articolo, che mostra quanto la tecnologia dei serramenti oggi sia in grado di fornire finestre per risparmio energetico che possono davvero rappresentare la prima soluzione per rilasciare meno sostanze inquinanti nell’ambiente.
Si può dire che serramenti isolanti di questo genere possono ripagarsi da soli nel tempo, grazie ai risparmi che si possono conseguire con le loro prestazioni termiche.